Marina Piccola e Marina Grande – Sorrento

La costa di Sorrento si affaccia sul golfo di Napoli per scarsi 5 km, ed ha inizio poche decine di metri dopo la spiaggia della Marinella di Sant’Agnello, nella zona chiamata “Porto della Principessa”.

Il tratto fino alla Marina Piccola si presenta piuttosto omogeneo, sovrastato dall’alto costone tufaceo su cui si affacciano alberghi ed edifici prestigiosi.

Sul promontorio di “Punta San Vincenzo” che separa la Marina Piccola dalla MArina Grande si trova Villa Tritone (ex Villa Astor), nella cui area si trovarono in passato una villa romana, e successivamente un convento. In seguito il terreno fu acquistato prima dal barone Laboria e successivamente da William Waldorf Astor che trasformò il giardino, arricchendolo di piante rare, percorsi romantici e una zona con piante esotiche e acquatiche.

 


La Marina Piccola è il luogo in cui sorge il porto di Sorrento, dove attraccano i traghetti e gli aliscafi per le altre località del Golfo di Napoli. Già prima della costruzione del porto, cominciata nel 1912, era il punto di approdo preferito per viaggiatori per la sua vicinanza al centro cittadino.

La caratteristica di Sorrento è quella di non essere una vera città marinara: le alte coste della penisola cadono a picco sul mare (separandola quindi dal mare e favorendo il contatto con l’entroterra) e sono solo interrotte di tanto in tanto da stretti e profondi valloni, scavati nel morbido tufo dai torrenti che scendono dai Monti Lattari. Il nucleo più antico di Sorrento sorse sul tratto di costa isolato tra due di questi valloni, che costituivano il fossato che la circondava e la difendeva. Alle foci dei valloni sorsero le due marine di Sorrento, distaccate dalla città e poco protette.

La Marina Piccola si trova allo sbocco del Vallone dei Mulini, che delimitava ad est la città di Sorrento. In corrispondenza della porta principale della città (la “Porta Maggiore”) il vallone era attraversato da un ponte che collegava Sorrento al resto del piano sorrentino. Alla marina invece si accedeva dalla Porta Marina che si apriva sotto la Basilica di Sant’Antonino, posta in cima ad una ripida scalinata, oggi interrotta dalla strada.

Quando fu costruito il porto, le vecchie case dei pescatori furono sostituite da palazzine in stile moderno perché si voleva offrire a viaggiatori e turisti che arrivavano una immagine più dignitosa e meno popolare. A testimonianza dell’antica struttura del luogo resta solo la piccola cappella intitolata a Santa Maria del Soccorso ed alle Anime del Purgatorio.

Oggi la Marina Piccola di Sorrento è un importante centro di smistamento turistico: più di un terzo del turismo internazionale di tutta la provincia di Napoli passa da questo molo. Oltre che per le bellezze naturali e artistiche della città e dei dintorni, Sorrento ha saputo proporsi come centro di una più vasta area turistica, offrendo ospitalità anche a coloro che vogliono visitare le vicine Capri, Pompei e Positano. Per rispondere alle nuove esigenze è stato costruito all’estero del porto un altro terminal per gli aliscafi.

Accanto al porto di Marina Piccola si trovano gli stabilimenti balneari di Sorrento. Nati come bagni per i clienti degli alberghi (costruiti a picco sul mare al posto delle preesistenti ville signorili dotate di discesa privata alla spiaggia), oggi sono aperti al pubblico.

Poiché la striscia di spiaggia sabbiosa è molto piccola, gli stabilimenti si allungano nel mare su palafitte in maniera caratteristica. L’esposizione a Nord e la frescura dell’acqua sottostante, alleviano in modo efficace la calura estiva. Da questo lato della Marina Piccola sale una rampa scavata nel tufo che porta al belvedere della Villa Comunale.

Sopra la Marina si affacciano alcuni noti alberghi tra cui l’Hotel Tramontano, che occupa l’area in cui sorgeva la casa di Torquato Tasso. Oltre la zona balneare alcune grotte scavate nel tufo indicano la sede e i resti di quella che in epoca romana fu la villa di Agrippa Postumo, i cui ninfei si affacciavano sul mare e che disponeva di un’ampia peschiera.

 


Il borgo di Marina Grande, che si trova subito oltre il promontorio, riparato da alta scogliera su entrambi i lati, è sicuramente uno degli angoli più autentici di Sorrento, animato da una comunità di pescatori che si stringe attorno alla chiesa di Sant’Anna, la cui festa viene celebrata il 26 di luglio con suggestivi fuochi pirotecnici.

Costruita verso la fine del Seicento, la chiesa si presenta con un’unica navata rettangolare con volta a botte. Una balaustra in marmo policromo precede l’altare maggiore, dove all’interno di un piccolo tempio è collocata la statua di Sant’Anna. Sono presenti, inoltre, una scultura settecentesca raffigurante San Giovanni Battista ed un imponente Cristo Crocifisso di manifattura popolare.

Da terra l’accesso pedonale al piccolo villaggio avviene attraverso l’antica Porta della Marina Grande, di epoca greca, del III secolo a.C.

Nel borgo dove in altri tempi venivano costruiti i tipici gozzi sorrentini, oggi vi sono bar, ristoranti e stabilimenti balneari per la gioia dei numerosi vacanzieri che vengono a prendere la tintarella sulla spiaggia lunga oltre duecento metri o sulle piattaforme attrezzate con lettini e ombrelloni.

 

 

 

Tratto da Segreti e Meraviglie della Costa di Sorrento di Roberto Pellecchia