UN PO’ DI STORIA DELLA PIZZA

La sua storia è lunga, complessa e incerta. Le prime attestazioni scritte della parola “pizza” risalgono al latino volgare di Gaeta nel 997, poi nel quindicesimo secolo questo nome venne dato ad un pane schiacciato prodotto a Napoli.

Prima del XVII secolo  la pizza era coperta con una salsa bianca, che fu più tardi sostituita con olio d’oliva, pomodori e formaggio e nel 1734 arrivò poi la pizza marinara.

Nel giugno del  1889, per onorare la Regina Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito preparò la “Pizza Margherita”, una pizza condita con mozzarella, pomodori e basilico, per rappresentare i colori della bandiera italiana.

Fino agli inizi del 900 pizza e pizzerie restano un fenomeno prettamente napoletano; nell’Italia settentrionale iniziò a diffondersi solo nel secondo dopoguerra. e nel tardo XIX secolo, con l’arrivo degli immigrati, fece la sua apparizione anche negli Stati Uniti. Fu nelle città con il maggior numero di italiani, come New York, Chicago, San Francisco e Philadelphia  che la pizza cominciò a diffondersi.

Nel tardo XIX secolo a Chicago, ad esempio, la pizza fu introdotta da un venditore ambulante che camminava su e giù lungo Taylor Street con un mastello di pizze sulla testa. Questo era il modo tradizionale in cui si vendeva la pizza a Napoli, in cilindri di rame con delle maniglie ai lati e un coperchio sopra per mantenere calde le pizze. Non passò molto tempo prima che i piccoli cafè e le drogherie iniziassero ad offrire le pizze alle loro comunità italoamericane.

Oggi il giro di affari legato alla pizza (pizzerie, consegne a domicilio, surgelati) è molto rilevante nel mondo, al punto che alcuni abili imprenditori hanno costruito intorno alla pizza grandi fortune.