Costruita nel 1840 in stile neoclassico dal Principe di Fondi don Giovanni Andrea De Sangro, la villa è circondata da un ampio parco, ricco di piante di ulivo, varie specie di palme e molte cactacee. Il lato esterno di questo grande giardino offre una lunga e panoramica affacciata a picco sulla sottostante Marina di Cassano e sul Golfo di Napoli, particolarmente suggestiva di sera.
All’interno della villa, oggi struttura polifunzionale, è ospitato il Museo Archeologico Territoriale della Penisola Sorrentina, nel quale sono raccolti la documentazione e i risultati delle più recenti campagne di scavo che ricostruiscono le fasi di popolamento e di trasformazione dell’area dall’età preistorica fino a quella romana.
Il museo è articolato in diverse dal disposte su due piani.
La sala 1 al piano terra illustra la fase preistorica, con le grotte e i primi insediamenti.
La sala 2 è quasi interamente dedicata agli scavi condotti nel comune di Piano di Sorrento, in località Trinità, relativi ad un insediamento della cultura del Gaudo (II millennio A.C.).
L’ingresso che conduce al primo piano ospita alcuni esempi di scultura e architettura arcaica tra i quali spiccano una testa marmorea proveniente da Massa Lubrense e dei capitelli dorici di tufo ritrovati a Vico Equense.
La sala 3 al piano superiore ospita necropoli arcaiche e classiche di Massa Lubrense, di Vico Equense e di Sorrento, con vari corredi tombali relativi alle stesse.
La seconda sala del primo piano è dedicato alla formazione della Città di Surrentum e contiene i reperti provenienti dalla città antica e dalle sue necropoli. Vi sono esposti columelle antropomorfe, balsamari di vetro e di terracotta e interessanti vasi a figure rosse risalenti al IV secolo A.C. Sempre nella stessa sala c’è una sezione dedicata alle ville marittime con i rilievi marmorei e i capitelli della Villa di Capo di Massa in contrada Villazzano, e il plastico della cosiddetta Villa di Pollio Felice. Al piano terra si trova una colossale statua di marmo raffigurante una figura femminile, ritrovata a Sorrento nel 1971.
Nel parco della Villa è stato ricostruito uno splendido ninfeo a mosaico proveniente da una vila marittima di età Giulio-Claudia (50-55 D.C.) ritrovata a Marina della Lobra.
Si tratta di uno degli esempi più rappresentativi del genere e meglio conservati in Campania. Grandiosa sia l’articolazione scenografica della struttura, sia le decorazioni a mosaico raffiguranti un giardino fiorito popolato di uccelli, tema molto utilizzato nella pittura del III stile pompeiano.
Fonte: Segreti e Meraviglie della Costa di Sorrento di Roberto Pellecchia